Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, Antincendio ed Energetica (DCPSTAE) ha emanato la circolare prot. n. 17520 del 22 ottobre 2025, con oggetto:
“Decreto del Ministro dell’Interno 3 agosto 2015 e s.m.i. – Capitolo G.2.7 – Prove sperimentali e ricorso a protocolli non standardizzati”.
La nota fornisce chiarimenti e disposizioni operative sull’applicazione del Capitolo G.2.7 del Codice di prevenzione incendi, relativo all’utilizzo di prove sperimentali come metodo di progettazione della sicurezza antincendio, in particolare quando tali prove vengano condotte secondo protocolli non standardizzati.
Inquadramento normativo
La circolare specifica che, in attesa di un aggiornamento dei regolamenti di prevenzione incendi, il procedimento amministrativo per la valutazione dei protocolli sperimentali non standardizzati sarà gestito attraverso la procedura del Nulla Osta di Fattibilità (NOF) prevista dall’art. 3 del D.M. 7 agosto 2012, in attuazione dell’art. 8 del D.P.R. 1° agosto 2011, n. 151.
Questa procedura consente di:
- garantire tracciabilità e uniformità istruttoria a livello nazionale;
- assicurare il controllo tecnico-scientifico da parte della Direzione Centrale;
- fornire un parere preventivo e formale sull’ammissibilità delle prove proposte.
Presentazione dell’istanza
Per le attività di categoria B e C ai sensi del D.P.R. 151/2011, il Responsabile dell’attività che intenda utilizzare protocolli di prova non standardizzati dovrà:
- presentare richiesta di Nulla Osta di Fattibilità (NOF) al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco competente;
- allegare una relazione tecnica dettagliata contenente:
- motivazioni del ricorso a protocolli non standardizzati;
- finalità e tipologia delle prove (verifica di soluzioni alternative, prestazioni antincendio, ecc.);
- descrizione delle prove previste (protezione passiva o attiva, analisi chimico-fisiche, prove di esodo);
- validazione dei protocolli da parte di laboratori qualificati o accreditati;
- criteri di accettazione e parametri di misura.
Supervisione e chiusura del procedimento
Le prove dovranno essere eseguite in scala reale o rappresentativa, alla presenza di personale qualificato del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e documentate con rapporti tecnici completi, comprensivi di dati, filmati e risultati monitorati.
Il Comando VV.F. competente terrà conto dell’esito delle prove per la valutazione conclusiva del progetto antincendio.
Riferimenti
Circolare DCPREV prot. n. 17520 del 22/10/2025
“Capitolo G.2.7 – Prove sperimentali e ricorso a protocolli non standardizzati”
Normativa di riferimento:
- D.M. 3 agosto 2015 (Codice di prevenzione incendi);
- D.P.R. 1° agosto 2011, n. 151;
- D.M. 7 agosto 2012.
L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Imperia invita tutti i professionisti antincendio iscritti negli elenchi del Ministero dell’Interno a prendere visione della circolare, che rappresenta un importante aggiornamento procedurale in materia di progettazione sperimentale e sicurezza antincendio.
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Imperia